Prime Esperienze
Un esperienza mistica "DON LUCA" autobiografia
di cpliberty72
24.05.2019 |
909 |
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"Frequentavo il liceo artistico del paese alle pendici del monte da cui provenivo..."
Mi racconto sono Don Luca, e la scelta di diventare parroco non é stata dovuta alla vocazione ma ad un passaggio obbligato della mia vita.Sono sempre stato un ragazzo esuberante e dotato di un fascino particolare, riuscivo ad entrare in contatto con le persone conquistandole mentalmente e non solo vi racconterò i motivi della mia scelta.
Ero un ragazzo adolescente ma già fisicamente maturo e molto ben piazzato,vivevo in un paesino di montagna e venivo da una famiglia molto modesta di contadini di montagna.
Frequentavo il liceo artistico del paese alle pendici del monte da cui provenivo.
Dopo la scuola aiutavo mio padre gia anziano a fare le legna e piccoli lavori di muratura che ci facevano tirare avanti e a differenza di molti miei compagni di scuola non dovevo fare sport o andare in palestra per curare il fisico ,camminare continuamente in montagna e il resto dei lavori erano la mia cultura fisica.
Sono sempre stato attratto, non mi spiego il motivo ancora oggi delle donne sposate,tutto iniziò così.
Avevo una ragazza del mio piccolo e sperduto paesino con cui ero fidanzato come si diceva qualche tempo fa con cui trascorrevo le poche ore libere del tardo pomeriggio e spesso i suoi genitori mi invitavano a cena vista le mie modeste possibilità, con lei ho avuto le mie prime esperienze sessuali ma niente di che bacetti con la lingua palpatine di seno e qualche ditalino e in cambio qualche sega ogni tanto, ma frequentando quella casa era sempre più ossessiva per me l'attrazione che provavo per sua madre una donna in carne poco curata ma con un bellissimo viso e un sorriso che faceva espolodere una sensualità per me unica.
Quando ero a cena da loro non smettevo di guardarla con intensità e lei sembrava di tanto in tanto ricambiare con piacere.
Come dicevo ho sempre avuto un carattere forte ed uno sguardo penetrante, mentre il padre molto più vecchio un rozzo montagnino che badava solo al profitto della sua piccola azienda agricola.
Questo pensiero ormai mi tormentava da tanti mesi troppi per la mia giovane esuberanza, un giorno d'estate con mio padre mi recati alla loro azienda per dei lavoretti di muratura che rigurdavano in particolare le stalle degli animali.
Mentre ero intento a mescolare calcina mi sentii osservato ero a dorso nudo che lavoravo sudato e accalorato,mi voltai di scatto pensando che fosse S.la mia fidanzata ma con enorme piacere vidi il sorriso di sua madre.
Hai caldo Luca ti porto qualcosa di fresco da bere,magari risposi io guardandola fissa negli occhi senza distogliere lo sguardo,quasi penetrandola con i miei occhi nei suoi.
Passarono pochi minuti e Greta la mamma di S. arrivò con un bicchiere di latte fresco,lo bevvi d'un fiato e alcune gocce mi uscirono dalla bocca colandomoi sul petto,fu allora che Greta con la sua mano mi asciugò la bocca con un fazzoletto e continuò fino sul petto dicendo con innocenza bevi piano ti sei sporcato e poi sei tutto sudato,non vorrei che il latte freddo ti facesse male.
Mi sentitii avvampare il viso da un calore enorme ed ebbi un erezione istantanea.
Rimasi lì a gurdarla negli occhi tenendo stretto in mano il bicchiere,adesso era lei ad essere diventata rossa in viso e sicuramente anche nelle sue mutande da montagnina qualcosa stava accadendo.
Fui riportato alla realtà da un rimbrotto animalesco di mio padre che mi esortava a lavorare perché voleva finire prima dell'ora di pranzo.
Nell'andar via Greta si voltò verso di me dicendo che se mi avesse fatto piacere la sera sarei stato ospite a cena da loro,io annuì con uno sguardo esplicito e mi voltai riprendendo il mio lavoro.
La sera puntualmente mi recai a cena da loro ma con grande sorpresa S. Non c'era.
S.non c'è mi spiace Luca è rimasta dalla zia in paese comunque sei sempre il benvenuto,mi spiace ti annioierai un po' con noi ma non sapevo che la tua fidanzata si trattenesse per la notte dai miei cognati.
Risposi fiero e risoluto la vostra compagnia per me è sempre gradita come i piatti che cucinate con amore e cura .
Il marito mangiò come un orco e beve litri di vino,senza mai proferire parola quindi fu Greta ad intrattenermi in conversazione che mai fu così gradita, mentre parlava io la mangiavo con gli occhi,e lei libera contaccabiava sorrisi.
Ero eccitato come non mai,finita la cena l'orco si scolò anche mezza bottiglia di grappa cadendo esauto in poltrona e dopo pochi minuti russava che sembrava il giorno del giudizio.
Greta sparecchiò la tavola e si ritirò in cucina fu lì che la raggiunsi per ringraziarla della cena e lì che la donna si accorse dell'erezione potente che costringeva il mio arnese nei pantaloni leggeri di lino.
La baciai sulla guancia ma questa volta mi soffermai per qualche istante in più e accostandomi a lei le puntai il mio cazzo su una coscia facendole sentire il mio desiderio, poi le presi il suo spledido viso tra le mani e la penetrai ancora con gli occhi e fù lì che sentii il suo respiro affannato la sua eccitazione. Poi mi voltai per prendere la via di casa .
Una volta fuori dalla porta sentii la stessa riaprirsi e il mio cuore battere,
Luca aspetta un secondo mi raggiunse ansimante mi volevo scusare per mio marito,mentre parlava mi teneva la mano,la interruppi bruscamente,scusarti di cosa io stasera ero qui per te solo per te,poi portai la sua mano sul mio cazzo incurante di tutto,era da un pezzo che di S.non mi fregava più nulla quella che volevo era lei.
Sfregavo la sua mano sul mio cazzo e lei come impnotizzata dal mio sguardo mi lasciava fare poi con l'altra mano iniziai a parlarle il seno da sopra la veste d'un tratto si ritirò,ma che fai Luca ma cosa ..,non le detti tempo gli infilai la lingua in bocca e appena mi spostai per riprendere fiato gli sussurrai ti prego prendimi il cazzo in bocca è la prima volta per me è vorrei che fossi tu.
La sua risposta fu un no poco convincente seguito da un ma...se S.continuai ti prego Greta fammi diventare uomo.
Mi bastò e dopo pochi istanti si inginocchiò liberò il cazzo dalla prigione dei pantaloni e inizio il primo pompino della mia vita durò pochissimo per la mia eccitazione ricordo solamente le sue labbra calde che avevano imprigionato la mia cappella e la lingua che leccava quel gelato di carne con avidita e un potente orgasmo che Greta ricevette nella sua bocca non riuscendo a contenere tutto il mio sperma.
Si rialzo soddisfatta sorridendomi, ti è piaciuto??Io risposi, sei magnifica sei una donna bella e io ti desidero.
Da quella sera iniziò la nostra relazione,diventando la mia schiava sessuale con lei feci tutto era così sottomessa che la portai ad ubbidirmi,la penetravo con zucchine,cetrioli,una zucchina in fica ed una carota nel culetto mentre mi sponpinava, purtroppo questo nostro gioco mi portò ad avere una sicurezza che mi rendeva cinico e invincibile tanto che Greta non era la sola donna sposata con cui mi sollazzavo nel piccolo Borgo e volevo da loro sempre di più fino a che un giorno qualcuno decise che questa cosa doveva finire.
Si presentarono a casa i Carabinieri con una denuncia per molestie da parte di una giovane donna che onestamente io non mi filavo per niente,i miei erano sconvolti non avevano un centesimo per l'avvocato fù in quel momento che qualcuno mi suggerì di redimermi e di andare in seminario per scappare dall'onta della vergogna per la mia famiglia e sopratutto per sfuggire ad una condanna.
La mia decisione sboliita la rabbia si raffigurò quasi obbligata e così arrivò Don Luca.
Ma la mia passione per il sesso e per le donne sposate non si è mai sopita ma questa è un altra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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